Dum ea Romae geruntur Catilina ex
omni copia quam et ipse adduxerat et Manlius habuerat duas legiones insti tuit cohortis pro numero militum conplet. Deinde ut
quisque voluntarius aut ex sociis in castra venerat aequaliter distribuerat ac brevi spatio legiones numero hominum expleverat
cum initio non amplius duobus milibus habuisset. Sed ex omni copia circiter pars quarta erat militaribus armis instructa;
ceteri ut quemque casus armaverat sparos aut lanceas alii praecuta sudi portabant. Sed postquam Antonius cum exercitu
adventabat Catilina per montis iter facere modo ad urbem modo in Galliam vorsus castra movere hostibus occasionem pugnandi non
dare. Sperabat propediem magnas copias sese habiturum si Romae socii incepta patravissent. Interea servitia repudiabat cuius
generis initio ad eum magnae copiae concurrebant opibus coniurationis fretus simul alienum suis rationibus existumans videri
causam civium cum servis fugitivis communicavisse.
Versione tradotta
Mentre
a Roma accadono queste cose, Catilina forma due legioni con tutta
la truppa che aveva condotto con sé e con quella
che Manlio già aveva;
completa i ranghi delle coorti in proporzione al numero dei soldati. Poi
ripartisce
ugualmente tutti quelli che erano venuti nel campo, come
volontari o alleati, e in breve tempo completa il numero
normale degli
effettivi, mentre all'inizio non aveva più di duemila uomini. Ma di tutti
quei soldati,
circa la quarta parte era armata regolarmente; tutti gli
altri, come il caso aveva armato ciascuno, portavano aste o
lanciotti,
altri brandivano pali aguzzati in punta. Ma dopo che Antonio cominciò ad
avvicinarsi con
l'esercito, Catilina marcia tra i monti; muove il campo
ora verso Roma, ora verso la Gallia, senza mai offrire al
nemico
l'occasione di combattere; sperava di avere presto grandi rinforzi, se a
Roma ai suoi compagni era
riuscito il colpo di mano. Frattanto respingeva
gli schiavi, della quale massa all'inizio grande era il concorso a
lui,
poiché fidava nelle sole forze della congiura, e insieme stimava contrario
ai suoi fini dare a vedere
che aveva accomunato la causa dei cittadini a
quella di schiavi fuggiaschi.
- Letteratura Latina
- Bellum Catilinarium di Sallustio
- Sallustio