Interim accidit illa calamitas
apud Leuctra Lacedaemoniis. Quo ne proficisceretur cum a plerisque ad exeundum premeretur ut si de exitu divinaret exire
noluit. Idem cum Epaminondas Spartam oppugnaret essetque sine muris oppidum talem se imperatorem praebuit ut eo tempore omnibus
apparuerit nisi ille fuisset Spartam futuram non fuisse. In quo quidem discrimine celeritas eius consilii saluti fuit
universis. Nam cum quidam adulescentuli hostium adventu perterriti ad Thebanos transfugere vellent et locum extra urbem editum
cepissent Agesilaus qui perniciosissimum fore videret si animadversam esset quemquam ad hostis transfugere conari cum suis eo
venit atque ut si bono animo fecissent laudavit consilium eorum quod eum locum occupassent; id se quoque fieri debere
animadvertisse. Sic adulescentis simulata laudatione recuperavit et adiunctis de suis comitibus locum tutum reliquit. Namque
illi aucti numero eorum qui expertes erant consilii commovere se non sunt ausi eoque libentius quod latere arbitrabantur quae
cogitaverant.
Versione tradotta
Nel
frattempo gli Spartani subirono la disfatta di Leuttra. Per non andare colà, quantunque fosse da molti sollecitato ad uscire,
quasi ne presagisse l'esito, non volle lasciare la città. Ma poi, quando Epaminonda dette l'assalto a Sparta e la città era
senza mura, si dimostrò comandante tale che in quella circostanza fu chiaro a tutti che, se non ci fosse stato lui, Sparta non
ci sarebbe stata più. Ed in tale frangente la rapidità della sua decisione fu di salvezza per tutti. Infatti alcuni
ragazzotti, spaventati dell'arrivo dei nemici, volendo passare ai Tebani, avevano occupato un'altura fuori della città:
Agesilao intuendo che sarebbe stato esiziale se si fosse notato il tentativo di diserzione al nemico, andò là con i suoi e come
se quelli avessero agito con retta intenzione, lodò la loro decisione di occupare quella posizione; anche lui del resto aveva
capito che bisognava fare questo. Così fingendo di lodarli, recuperò quei ragazzi e aggregati loro alcuni suoi compagni, lasciò
la postazione ben difesa. Infatti quelli, cui si erano aggiunti uomini ignari della loro decisione, non osarono muoversi, e
tanto più volentieri, perché credevano che fossero rimasti nascosti i loro divisamenti
- Letteratura Latina
- Liber de excellentibus gentium (Agesilaus) di Cornelio Nepote
- Cornelio Nepote