Quare hoc quidem praeceptum, cuiuscumque est,
ad tollendam amicitiam valet; illud potius praecipiendum fuit, ut eam diligentiam adhiberemus in amicitiis comparandis, ut ne
quando amare inciperemus eum, quem aliquando odisse possemus. Quin etiam si minus felices in diligendo fuissemus, ferendum id
Scipio potius quam inimicitiarum tempus cogitandum putabat.
Versione tradotta
Perciò in realtà questo precetto, di chiunque sia, vale a sopprimere l'amicizia; si sarebbe
dovuto piuttosto dire quest'altro: che usassimo, nello stringere amicizie, tale attenzione da non incominciar ad amare uno
che un giorno potessimo odiare. E anzi Scipione riteneva che se anche fossimo stati poco felici nella scelta, si dovesse
piuttosto sopportare questo che non pensare al tempo di future inimicizie.
- Letteratura Latina
- De Amicitia di Cicerone
- Cicerone