Quem quidem virum si nulla vis repentini sceleris sustulisset quonam modo ille furenti fratri suo consularis restitisset qui consul incipientem furere atque tonantem sua se manu interfecturum audiente senatu dixerit? Ex hac igitur domo progressa ista mulier de veneni celeritate dicere audebit? Nonne ipsam domum metuet ne quam vocem eiciat non parietes conscios non noctem illam funestam ac luctuosam perhorrescet? Sed revertor ad crimen; etenim haec facta illius clarissimi ac fortissimi viri mentio et vocem meam fletu debilitavit et mentem dolore impedivit.
Versione tradotta
Che se la improvvisa violenza del delitto non ci avesse strappato un tale uomo, quale argine alle furie del demente cugino non avrebbe egli opposto, egli che era stato console, e che da console gli aveva in pieno Senato, di fronte ai primi segni dei suoi folli attentati dichiarato che lo avrebbe ucciso con le sue stesse mani? Ed è una donna uscita da questa casa, che osa parlare della prontezza del veleno? Ma non temerà essa che la sua stessa casa possa far sentire la sua voce; non rabbrividirà essa di fronte alle pareti che sanno, al ricordo di quella notte d'orrore e di lutto? Ma torniamo all'accusa: l'immagine di quell'uomo egregio e integro che ho rievocata ha fiaccato la mia voce nel pianto, ha paralizzato nel dolore il mio pensiero.
- Letteratura Latina
- Pro Caelio di Cicerone
- Cicerone