De Senectute, Paragrafo 62 - Studentville

De Senectute, Paragrafo 62

Sed in omni

oratione mementote eam me senectutem laudare, quae fundamentis adulescentiae constituta sit. Ex quo efficitur id quod ego magno

quondam cum assensu omnium dixi, miseram esse senectutem quae se oratione defenderet. Non cani, nec rugae repente auctoritatem

arripere possunt, sed honeste acta superior aetas fructus capit auctoritatis extremos.

Versione tradotta

Ma ricordatevi che in tutto il

mio discorso io lodo quella vecchiaia che poggia sulle fondamenta della giovinezza: da qui deriva quel che io dissi col

consenso di tutti, che è ben misera la vecchiaia che si difende a parole: né i capelli bianchi né le rughe possono conquistare

di colpo l’autorità, ma una vita passata, vissuta con rettitudine, raccoglie gli estremi frutti dell’autorità.

  • Letteratura Latina
  • De Senectute di Cicerone
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