Exsistit autem hoc loco quaedam quaestio subdifficilis, num quando amici novi, digni amicitia,
veteribus sint anteponendi, ut equis vetulis teneros anteponere solemus. Indigna homine dubitatio! Non enim debent esse
amicitiarum sicut aliarum rerum satietates; veterrima quaeque, ut ea vina, quae vetustatem ferunt, esse debet suavissima;
verumque illud est, quod dicitur, multos modios salis simul edendos esse, ut amicitiae munus expletum sit.
Versione tradotta
Sorge a questo punto
una questione un po' difficile: se mai si debbano anteporre amici nuovi, degni di amicizia, a vecchi, come a cavalli
vecchiotti siamo soliti anteporre puledri. Dubbio indegno dell'uomo. Non vi deve essere infatti sazietà nell'amicizia,
come v'è in altre cose; quanto più è vecchia un'amicizia, tanto più deve essere cara, come quei vini che sopportano
l'invecchiamento; ed è vero quel detto, che si devono mangiare molte moggia di sale insieme, perché si raggiunga la piena
intesa nell'amicizia.
- Letteratura Latina
- De Amicitia di Cicerone
- Cicerone