Omnia falsa atque insidiose ficta comperta sunt. Cum tamen si metuitur etiam nunc Milo non iam hoc Clodianum crimen timemus sed tuas Cn. Pompei–te enim iam appello et ea voce ut me exaudire possis–tuas tuas inquam suspiciones perhorrescimus: si Milonem times; si hunc de tua vita nefarie aut nunc cogitare aut molitum aliquando aliquid putas; si Italiae dilectus (ut non nulli conquisitores tui dictitarunt) si haec arma si Capitolinae cohortes si excubiae si vigiliae si dilecta iuventus quae tuum corpus domumque custodit contra Milonis impetum armata est atque illa omnia in hunc unum instituta parata intenta sunt–magna in hoc certe vis et incredibilis animus et non unius viri vires atque opes iudicantur si quidem in hunc unum et praestantissimus dux electus et tota res publica armata est.
Versione tradotta
Tutte queste chiacchiere si sono rivelate false e inventate ad arte. Tuttavia, se ancor oggi si ha timore di Milone, ciò non dipende dall'accusa per l'uccisione di Clodio ma dai tuoi, Pompeo (a te, infatti, mi rivolgo e con voce tale che tu possa sentirmi bene), dai tuoi sospetti, che ci fanno paura. Se temi Milone, se pensi che costui ancor oggi nutra malvagie intenzioni nei confronti della tua vita o abbia tramato qualcosa in passato, se gli arruolamenti fatti in Italia - come sono andati ripetendo alcuni tuoi reclutatori - se queste armi, se le coorti sul colle Capitolino, se le guardie e le sentinelle, se il fior fiore della gioventù che veglia sulla tua persona e sulla tua casa sono stati armati per far fronte agli attacchi di Milone, se tutto ciò è stato organizzato, disposto, diretto contro lui solo, è certo che gli si attribuiscono una grande energia, un coraggio incredibile, forza e risorse che non sono proprie di un unico uomo, dal momento che contro lui solo si è scelto il più valido dei nostri generali ed è stato armato lo stato intero.
- Letteratura Latina
- Pro Milone di Cicerone
- Cicerone