Ab hoc tamen viro Sysinas maximo natu
filius desciit ad regemque transiit et de defectione patris detulit. Quo nuntio Artaxerxes commotus quod intellegebat sibi cum
viro forti ac strenuo negotium esse qui cum cogitasset facere auderet et prius cogitare quam conari consuesset Autophrodatem in
Cappadociam mittit. Hic ne intrare posset saltum in quo Ciliciae portae sunt sitae Datames praeoccupare studuit. Sed tam
subito copias contrahere non potuit. A qua re depulsus cum ea manu quam contraxerat locum deligit talem ut neque circumiretur
ab hostibus neque praeteriret adversarius quin ancipitibus locis premeretur et si dimicare eo vellet non multum obesse
multitudo hostium suae paucitati posset.
Versione tradotta
Tuttavia
Sisina, il figlio maggiore, si staccò da quest'uomo e passò dalla parte del re e denunciò il padre per defezione. Artaserse
sconvolto da questa notizia, perchè sapeva di avere a che fare con uomo forte e coraggioso nelle imprese, che osare fare quanto
aveva pensato di fare e che prima di tentare era solito pensare, mandò in Cappadocia Autofrodate. .Datame, affinchè costui non
potesse entrare, si adoperò per occupare anticipatamente il passo da cui si entra in Cilicia. .Ma non potè riunire tanto presto
le truppe. Distolto da questo piano, con il manipolo raccolto scelse un luogo tale da non essere circondato dai nemici e che il
nemico non avrebbe potuto oltrepassare senza essere stretto da due parti e, se avesse voluto combattere là, tale che la
moltitudine dei nemici non avrebbe potuto danneggiare molto la sua ridotta truppa.
- Letteratura Latina
- Datames di Cornelio Nepote
- Cornelio Nepote