Non censet lugendam esse mortem, quam
immortalitas consequatur. Iam sensus moriendi aliquis esse potest, isque ad exiguum tempus, praesertim seni; post mortem quidem
sensus aut optandus aut nullus est. Sed hoc meditatum ab adulescentia debet esse mortem ut neglegamus, sine qua meditatione
tranquillo animo esse nemo potest. Moriendum enim certe est, et incertum an hoc ipso die. Mortem igitur omnibus horis
impendentem timens qui poterit animo consistere?
Versione tradotta
Forse può esserci una qualche sensazione di
morire, e per un breve istante, specie per un vecchio, ma dopo la morte la facoltà di sentire o è desiderabile o non esiste. Ma
ciò deve costituire motivo di riflessione da parte della giovinezza, affinché non ci preoccupiamo della morte; senza tale
riflessione nessuno può stare con lanimo sereno: infatti è certo che si deve morire, non si sa se in questo medesimo giorno;
chi potrà mantenere un animo saldo, se teme la morte, che incombe ad ogni istante?
- Letteratura Latina
- De Senectute di Cicerone
- Cicerone
- De Senectute