De Amicitia Paragrafo 77: versione tradotta - StudentVille

De Amicitia, Paragrafo 77

Sin autem aut morum aut studiorum

commutatio quaedam, ut fieri solet, facta erit aut in rei publicae partibus dissensio intercesserit (loquor enim iam, ut paulo

ante dixi, non de sapientium sed de communibus amicitiis), cavendum erit, ne non solum amicitiae depositae, sed etiam

inimicitiae susceptae videantur. Nihil est enim turpius quam cum eo bellum gerere quocum familiariter vixeris. Ab amicitia Q.

Pompei meo nomine se removerat, ut scitis, Scipio; propter dissensionem autem, quae erat in re publica, alienatus est a collega

nostro Metello; utrumque egit graviter, auctoritate et offensione animi non acerba.

Versione tradotta

Se invece vi sarà stato un qualche mutamento o di abitudini o di gusti, come suole accadere, o sarà

intervenuto un dissenso nelle posizioni politiche (parlo, s’intende, ormai, come ho detto poc’anzi, non delle amicizie

dei saggi, ma delle amicizie comuni), bisognerà stare attenti a che non sembri che non solo si sia abbandonata un’amicizia,

ma si abbia anche iniziato un’inimicizia. Nulla è infatti più brutto che fare guerra con colui col quale tu sia vissuto in

dimestichezza. Dall’amicizia di Quinto Pompeo s’era allontanato per cagion mia, come sapete, Scipione; per dissenso in

questioni politiche s’era allontanato dal collega nostro Metello; ma in tutti e due i casi agì dignitosamente, facendo

sentire la sua autorità e senza risentirsi dell’offesa in modo troppo aspro.

  • Letteratura Latina
  • De Amicitia di Cicerone
  • Cicerone

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti