Conservate parenti filium parentem filio ne aut senectutem iam prope desperatam contempsisse aut adulescentiam plenam spei maximae non modo non aluisse vos verum etiam perculisse atque adflixisse videamini. Quem si nobis si suis si rei publicae conservatis addictum deditum obstrictum vobis ac liberis vestris habebitis omniumque huius nervorum ac laborum vos potissimum iudices fructus uberes diuturnosque capietis.
Versione tradotta
Conservate il figlio al padre, il padre al figlio, perché non diate l’impressione di avere proprio voi mostrato disprezzo per una vecchiaia senza speranza, né voluto tener viva, anzi aver colpito e stroncato, una giovinezza ricca d’ogni speranza. Se lo conserverete a noi, ai suoi, allo Stato, lo avrete legato strettamente, reso devoto a voi e ai vostri figli; e da tutte le sue energie e le sue fatiche, voi, o giudici, più di chiunque altro, avrete colto i frutti più ricchi e durevoli.
- Letteratura Latina
- Pro Caelio di Cicerone
- Cicerone