Divus Augustus, Paragrafo 88 - Studentville

Divus Augustus, Paragrafo 88

Orthographiam, id est formulam rationemque

scribendi a grammaticis institutam, non adeo custodit ac videtur eorum potius sequi opinionem, qui perinde scribendum ac

loquamur existiment. Nam quod saepe non litteras modo sed syllabas aut permutat aut praeterit, communis hominum error est. Nec

ego id notarem, nisi mihi mirum videretur tradidisse aliquos, legato eum consulari successorem dedisse ut rudi et indocto,

cuius manu “ixi” pro “ipsi” scriptum animadverterit. Quotiens autem per notas scribit, B pro A, C pro B ac deinceps eadem

ratione sequentis litteras ponit; pro X autem duplex A.

Versione tradotta

Non rispettava assolutamente

l'ortografia, vale a dire quell'arte di
scrivere correttamente le parole fondata dai grammatici e sembra che

seguisse di preferenza l'opinione di coloro che pensano di dover scrivere
come si parla. Infatti spesso invertiva le

lettere e le sillabe intere, o
addirittura le saltava, ma questi sono errori che commettono un po' tutti
e

certamente non starei qui a sottolinearli se non fossi rimasto sorpreso
nel leggere presso alcuni scrittori che egli fece

sostituire un
luogotenente consolare quando si accorse che aveva scritto «ixi» invece di
«ipsi», giudicandolo ignorante

e senza cultura. Ogni volta che doveva
scrivere usando un cifrario, sostituiva la A con la B, la B con la C e
così di

seguito per tutte le altre lettere; la X poi la indicava con due
A.

  • Letteratura Latina
  • Divus Augustus di Svetonio
  • Svetonio

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