An consules in praetore coercendo fortes fuissent? Primum Milone occiso habuisset suos consules: deinde quis in eo praetore consul fortis esset per quem tribunum virtutem consularem crudelissime vexatam esse meminisset? Oppressisset omnia possideret teneret: lege nova [quae est inventa apud eum cum reliquis legibus Clodianis] servos nostros libertos suos fecisset: postremo nisi eum di immortales in eam mentem impulissent ut homo effeminatus fortissimum virum conaretur occidere hodie rem publicam nullam haberetis.
Versione tradotta
I consoli forse avrebbero avuto la forza di frenarlo se fosse divenuto pretore? In primo luogo, se fosse stato ucciso Milone, avrebbe avuto come consoli persone di sua fiducia; in secondo, quale console si sarebbe dimostrato coraggioso con lui pretore, ricordando che per opera di lui tribuno era stata crudelmente perseguitata la virtù di un ex console? Tutto avrebbe calpestato, tutto sarebbe in suo saldo possesso; con una nuova legge, scoperta in casa sua con le altre leggi clodiane, avrebbe reso suoi liberti i nostri schiavi. In conclusione, se gli dèi immortali non avessero indotto quell'effeminato a tentar d'uccidere un uomo di grandissimo coraggio, oggi non avreste più uno stato.
- Letteratura Latina
- Pro Milone di Cicerone
- Cicerone