Cum autem omnium rerum simulatio vitiosa est (tollit enim iudicium veri idque adulterat), tum
amicitiae repugnat maxime; delet enim veritatem, sine qua nomen amicitiae valere non potest. Nam cum amicitiae vis sit in eo,
ut unus quasi animus fiat ex pluribus, qui id fieri poterit, si ne in uno quidem quoque unus animus erit idemque semper, sed
varius, commutabilis, multiplex?
Versione tradotta
E come poi la simulazione è in ogni cosa colpevole (toglie
difatti il discernimento del vero e lo adultera), così specialmente fa a pugni coll'amicizia: distrugge infatti la verità, e
senza essa non può aver valore il nome d'amicizia. Difatti, se la forza dell'amicizia sta in questo, che quasi una sola
anima si fa di più anime, come potrà ciò avvenire se neppure in uno solo vi sarà una sola anima e la medesima sempre, ma varia,
mutevole, molteplice?
- Letteratura Latina
- De Amicitia di Cicerone
- Cicerone