Parti del discorso: variabili e invariabili
Partendo dalla tradizione della grammatica greca e latina oggi in italiano distinguiamo 9 parti del discorso, suddivise in due categorie:
- Parti variabili del discorso: verbo, nome, aggettivo, articolo, pronome
- Parti invariabili del discorso: avverbi, congiunzioni, preposizioni interiezioni
Questa classificazione si applica perfettamente alle lingue indoeuropee, a quelle semitiche e ugrofinniche, ma è difficilmente applicabile ad altre famiglie linguistiche, come ad esempio il tibetano che non distingue tra nome e verbo.
Teorie sulla classificazione delle parti del discorso
Anche se in tutte le grammatiche le parti del discorso in totale sono nove, tale teoria è stata contestata. Possiamo infatti citare due teorie differenti:
Teoria delle dieci parti del discorso della grammatica tradizionale
Risale a Dionisio Trace e distingue le seguenti parti del discorso:
- Nome sostantivo
- Nome aggettivo
- Articolo
- Pronome
- Numerale (contatore)
- Verbo
- Avverbio
- Preposizione
- Congiunzione
- Interiezione
La flessione morfologica viene chiamata declinazione nel caso di sostantivi e parti qualificative, coniugazione nel caso dei verbi. Tale teoria deriva dalla grammatica latina, anche se ricordiamo che in latino le parti del discorso sono 8 in quanto manca l’articolo.
Teoria delle cinque parti del discorso di Hans Glinz
Qui la classificazione si basa su criteri formali. Si distinguono cinque parti del discorso secondo criteri morfologici:
- Particelle
- Nome
- Pronome
- Aggettivo
- Verbo
Teoria delle nove parti del discorso
Nelle grammatiche italiane la teoria affermata è quella delle nove parti del discorso, distinte in variabili e invariabili. Vediamole nello specifico.
Parti variabili del discorso
Sono quelle parole che sono formate da una radice fissa + una desinenza variabile. Es. “giostr-a, giostr-ina, ecc.”. Le parti variabili del discorso sono:
- Articoli: Il, lo, la, un, una, dei, ecc.
- Nomi: cane, gatto, borsa, cuore, calendario, ecc.
- Aggettivi: bello, brutto, buono, cattivo, dolce, amaro, ecc.
- Pronomi: tu, voi, che, noi, colui, ecc.
- Verbi: andare, cantare, dormire, perdere ecc…
Parti invariabili del discorso
Sono quelle parole che hanno una struttura fissa. Es. “Sempre”. Le parti invariabili del discorso sono:
- Congiunzioni: o, e, perché, perciò, ecc.
- Avverbi: dopo, giustamente, ecc.
- Preposizioni: di, a, da, dal, dallo, con, ecc.
- Interiezioni: Oh!, Ahi!, Urrà!, ecc.
Ecco uno specchietto per fissare meglio i concetti:
Parti variabili del discorso | Parti invariabili del discorso |
Articoli Nomi Verbi Aggettivi Pronomi | Congiunzioni Avverbi Preposizioni Interiezioni
|
Non perderti tutte le guide e le delucidazioni sugli errori grammaticali più comuni e le forme giuste da utilizzare nelle diverse occorrenze:
- Analisi grammaticale