Urbis Romae cives saepe libenter per vias deambulabant, interdum cum uxoribus ac liberis suis, quia novos vicos et pulchras aedes iucunde spectabant atque laudabant artificum magnam peritiam. In Palatinum veniebant, ubi olim habitabant antiquae Romae pastores qui oves pascebant, postea ad Suburam et Argiletum, ubi pauperes in miseris insulis vivebant. Apud forum spectabatur Via Sacra, clara quia ad Capitolium ducebat: ibi triumphi agebantur ab imperatoribus qui hostes devicerant. Patres Romae amoenitatem laudabant filiisque dicebant: «Spectate templa ac deorum statuas et nostram urbem semper amate! Videte tabernas et thermopolia!» Interdum per vias raedis divites vehebantur, pauperes autem longa itinera semper pedibus faciebant.
Versione tradotta
Spesso i cittadini della città di Roma camminavano volentieri per le strade, talvolta con le mogli e con i propri figli, perché ammiravano con piacere i nuovi quartieri e i magnifici templi ed elogiavano la grande capacità dei costruttori. Giungevano sul Palatino, dove una volta dimoravano i pastori dell'antica Roma che pascolavano le pecore, poi a Suburra, e ad Argileto, dove i poveri vivevano in miseri quartieri. Presso il foro si ammirava la Via Sacra, illustre perché conduceva al campidoglio: qui venivano celebrati i trionfi dai comandanti che avevano sconfitto i nemici. I senatori a Roma lodavano l'attrattiva dei luoghi e dicevano ai figli: "osservate i templi e le statue degli dèi ed amate sempre la nostra città! Guardate le taverne e le tavole calde!" Talvolta per le strade i ricchi venivano trasportati con le carrozze, i poveri invece facevano lunghe passeggiate a piedi.
- Letteratura Latina
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- Versioni dai Libri di Esercizi