Gli anni 1919-1920 furono definiti «biennio rosso» perché in tutta Europa, durante il primo dopoguerra, si ebbero degli scontri che videro come protagonisti gli operai. Essi, infatti, ispirandosi al comunismo, non rivendicavano soltanto gli aumenti salariali, ma volevano il controllo e la gestione delle fabbriche. Le lotte degli operai furono contenute in Francia e Inghilterra; in Germania e in Italia videro la successiva nascita del nazismo e del fascismo; in Austria la Sinistra fu sconfitta; in Ungheria, in seguito a una rivoluzione popolare, nacque la repubblica che durò fino al 1939.
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