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La vita e l’adesione al platonismo Plotino nacque a Licopoli in Egitto verso il 204 . Iniziò tardi , verso i 28 anni , a interessarsi di filosofia ad Alessandria , ove , deluso da vari filosofi , incontrò finalmente il platonico Ammonio Sacca . Alla scuola di Ammonio , che non lasciò alcuno scritto , Plotino rimase 11 anni . Nel 243 , allo scopo di entrare in contatto con i sapienti di Persia e India , si unì alla spedizione dell’ imperatore Gordiano contro i Parti . Ma l’ uccisione di Gordiano fece fallire la spedizione e Plotino si rifugiò ad Antiochia , per recarsi poi , nel 244 , a Roma . Qui raccolse intorno a sé amici e discepoli , con i quali leggeva e discuteva testi di Platone e Aristotele e dei loro commentatori . Di questo pubblico facevano parte non solo filosofi , come Amelio e Porfirio , ma anche medici , membri del Senato e donne di nobili famiglie , che non esitavano ad affidargli i figli in tutela e i beni da amministrare . Pur senza essere un filosofo di corte , Plotino godette dell’ amicizia dell’ imperatore Gallieno e della moglie Salomina . Col loro appoggio contava di far sorgere in Campania una città di filosofi , retta da leggi platoniche , che avrebbe appunto chiamato Platonopoli . Il progetto sfumò per l’ opposizione di membri della corte , ma non si deve pensare che esso fosse la reviviscenza del filosofo – politico di stampo platonico ; la città a cui Plotino aspirava era piuttosto il rifugio del filosofo e dei suoi compagni , in questo senso , essa é stata paragonata a una sorta di monastero o convento pagano . Nel 263 entrò nella sua scuola all’ età di 30 anni Porfirio , il futuro autore di una Vita di Plotino ed editore degli scritti del maestro . Nel 268 , anno in cui Gallieno fu assassinato , Porfirio , in preda ad una crisi , meditò il suicidio , ma Plotino lo distolse , invitandolo a distrarsi con un viaggio . Porfirio si recò in Sicilia , ove nel 270 lo raggiunse la notizia della morte di Plotino , che , ammalato , si era ritirato in Campania . Nei primi dieci anni del suo soggiorno a Roma , sino al 253 , Plotino insegnò soltanto attraverso conversazioni orali . Nei 10 anni successivi , sino all’ arrivo di Porfirio nella scuola , compose 21 libri , ma senza dare titoli ad essi . I rimanenti furono scritti negli anni successivi , per un totale di 54 trattati , che possediamo nella loro integralità . All’ inizio del quarto secolo , Porfirio mise a punto un’ edizione di essi secondo un ordine sistematico , non secondo l’ ordine cronologico della loro composizione . Egli suddivise i 54 trattati in 6 gruppi di 9 ( da cui il titolo Enneadi ) , raggruppandoli per temi secondo una sequenza che espone l’ itinerario del filosofo che si innalza dal mondo sensibile sino alla divinità . Si tratta dell’ itinerario che anche i discepoli devono ripercorrere , sulla scia dell’ insegnamento del maestro , dalle questioni più facili sino alle più complesse . Per quel che possiamo sapere , Plotino é il primo filosofo dell’ antichità , che scrive di proprio pugno i suoi scritti , non secondo la prassi abituale di dettare a un amanuense . Porfirio riferisce che egli non modellava le lettere , non curava l’ ortografia , nè rileggeva quanto aveva scritto , anche per la sua debole vista . La sua scrittura veniva di getto , quasi come se si limitasse a trascrivere complessi di pensieri già totalmente e perfettamente organizzati nella sua mente . Le En (segue nel file da scaricare)
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