Poesie per la Festa del Papà, le più belle
La festa del papà è arrivata e voi siete pronti con il vostro regalo? Avete pensato di scrivergli o recitargli una poesia per la festa del papà? Se avevate in mente un regalo del genere, siete nel posto giusto, oggi diamo un’occhiata alle poesie più belle per la festa del papà.
Prima di scoprire quali sono le dediche per la Festa del Papà, diamo un’occhiata a dei biglietti particolari per accompagnarle.
Festa del papà: idee biglietti per le poesie
Con pochi materiali, tanta fantasia e altrettanta pazienza, si possono realizzare dei biglietti che piaceranno tantissimo al vostro papà e che custodirà gelosamente nel suo portafoglio, nel comodino o sulla scrivania del suo ufficio. Ecco la nostra selezione:
- biglietto chiudipacco a cravatta: è molto facile da realizzare, potrete crearla su cartone o in word e poi personalizzarla
- biglietto di auguri con segnalibro: per fare in modo che vostro padre non perda il vostro biglietto di auguri, fateglielo a forma di segnalibro
- biglietto con la tecnica dell’origami: con questa tecnica sarete in grado di formare un biglietto a forma di camicia, con cravatta, e scrivere all’interno tutto quello che volete
- biglietto a schermo di smartphone: se il vostro è un papà tecnologico, al passo con i tempi, gradirà sicuramente quest’idea.
Perché vi abbiamo dato qualche consiglio sui biglietti e su come farli voi comodamente a casa? Perché all’interno potrete mettere le vostre poesie per la Festa del Papà.
Se preferisci una bella frase leggi: Auguri per la festa del papà
Festa del papà: le poesie più belle
Le parole più belle sono quelle che arrivano direttamente dal nostro cuore, ma se questo cuore è spesso timido e bloccato e avete bisogno di qualche suggerimento, siamo qui per aiutarvi:
A mio padre, di Camillo Sbarbaro
Padre, se anche tu non fossi il mio
padre, se anche fossi un uomo estraneo
per te stesso egualmente t’amerei.
Ché mi ricordo d’un mattin d’inverno
che la prima viola sull’opposto
muro scopristi dalla tua finestra
e ce ne desti la novella allegro.
Poi la scala di legno tolta in spalla
di casa uscisti e l’appoggiasti al muro.
Noi piccoli stavamo alla finestra.
E di quell’altra volta mi ricordo
che la sorella mia piccola ancora,
per la casa inseguivi minacciando
(la caparbia avea fatto non so che).
Ma raggiuntala che strillava forte
dalla paura ti mancava il cuore:
ché avevi visto te inseguir la tua
piccola figlia e, tutta spaventata
tu vacillante l’attiravi al petto,
e con carezze dentro le tue braccia
l’avviluppavi come per difenderla
da quel cattivo che era il tu di prima.
Padre, se anche tu non fossi il mio
Padre, se anche fossi un uomo estraneo,
fra tutti quanti gli uomini già tanto
pel tuo cuore fanciullo t’amerei.
Tutti i papà hanno il loro fischio, di Pam Brown
Tutti i papà hanno il loro fischio speciale,
il loro richiamo speciale.
Il loro modo di bussare.
Il loro modo di camminare.
Il loro marchio sulla nostra vita.
Crediamo di dimenticarcene, ma poi, nel
buio, sentiamo un trillare di note
e il nostro cuore si sente sollevato.
E abbiamo di nuovo cinque anni:
stiamo aspettando di udire
i passi di papà sulla ghiaia del vialetto.
Al papà! di Jolanda Restano
Che sia alto oppure basso,
che sia magro oppure grasso,
che sia brutto oppure bello,
molto arguto o picchiatello
non importa e sai perché?
Per me è grande come un RE!
Lui è stato, è e sarà
ora e sempre il mio Papà.
Il babbo di Lina Schwarz
Povero babbo! Stanco, scalmanato,
tutte le sere torna dal lavoro,
ma per cantar la nanna al suo tesoro
ha sempre un po’ di forza e un po’ di fiato.
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- Tesine