Ubi Ariovistum castris se tenère Caesar intellexit, ne diutius commeatu prohiberetur, ultra eum locum quo in loco Germani consederant, circiter passus sescentos ab eis, castris idoneum locum delegit acieque triplici ad eum locum venit. Primam et secundam aciem in armis esse, tertiam castra munire iussit. Is locus ab hoste circiter passus sescentos, uti dictum est, aberat. Eo circiter hominum sedecim milia expedita cum omni equitatu Ariovistus misit, quae copiae nostros terrerent et munitione prohiberent. Caesar, ut ante constituerat, duas acies hostem propulsare, tertiam opus perficére iussit. Munitis castris duas ibi legiones reliquit et partem auxiliorum, quattuor reliquas legiones in castra maiora reduxit.
Versione tradotta
Quando Cesare capì che Ariovisto si teneva negli accampamenti, scelse un luogo adatto agli accampamenti per non restare bloccato dal vettovagliamento più a lungo, al di là della postazione, nella quale serano insediati i Germani, a circa seicento passi da loro, e schierato lesercito su triplice schiera, venne a quel luogo. Ordinò che la prima e la seconda schiera restassero in armi, che la terza fortificasse gli accampamenti. Questa postazione distava dal nemico, come è stato detto, circa seicento passi. Là Ariovisto inviò circa sedicimila (fanti) leggeri con tutta la cavalleria, perché quelle truppe terrorizzassero i nostri e bloccassero la fortificazione. Nondimeno Cesare, come aveva deciso prima, ordinò che le due schiere tenessero lontano il nemico, che la terza completasse lopera. Fortificati gli accampamenti, lasciò lì due legioni e parte delle truppe ausiliarie, le restanti quattro legioni li riportò negli accampamenti maggiori.
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