Cum Antoninus Pius regnaret, multae calamitates acciderunt. Inter omnes constat famem, circi ruinam, terrae motum, quo Rhodiorum et Asiae oppida conciderunt, et Romae incendium, quod multas insulas et domos absumpsit. Praeterea dicunt Tiberis inundationem fuisse, stellam crinitam in caelo apparuisse, bicipitem puerum genitum esse. Igitur Antonini Pii regnum rebus adversis vexatum est; tamen scriptores putant regnum fortunatum fuisse. Nam imperator populos subiectos cum aequitate ac diligentia rexit; per legatos suos multa bella feliciter gessit; controversias inter regulos in Asia composuit. Fama est apud exteras gentes singularem auctoritatem eum habuisse, cum semper pacem amavisset. Tradunt Antoninum Pium, notam Scipionis sententiam iterantem, saepe dixisse se malle unum civem servare quam mille hostes occidere.
Versione tradotta
Quando regnava Antonino Pio, avvennero molte calamità.
Fra tutte risulta evidente la carestia, la distruzione del circo, il terremoto, per cui crollarono le città dei Rodiesi e dell'Asia, e l'incendio di Roma, che consumò molte isole ed abitazioni. Inoltre si dice che vi fu lo straripamento del Tevere, che apparve la stella cometa in cielo, che nacque un bambino con due teste. Dunque il regno di Antonino Pio fu sconvolto da fatti nefasti; tuttavia gli scrittori ritengono che il regno sia stato fortunato. Infatti l'imperatore governò i popoli che erano stati assoggettati con giustizia e e scrupolosità; attraverso i suoi luogotenenti compì molte guerre con esito positivo; appianò le discordie tra i reucci in Asia. Si dice (l'opinione è) che lui ebbe un'autorità singolare presso le popolazioni straniere, perché amò sempre la pace. Si tramanda che Antonino Pio, facendo sua (ripetendo) l'opinione di Scipione, spesso diceva che egli preferiva salvare un sol cittadino che uccidere mille nemici.
- Letteratura Latina
- La Lingua delle Radici 1
- Versioni dai Libri di Esercizi