Prometheus multa beneficia hominibus dedit; quia eis multa dona fecit, Prometheo semper terrarum incolae grati erant. Homines antea ab immortalibus focum petebant neque in perpetuum servare sciebant; quod postea Prometheus in ferula detulit in terras et hominibus dedit. Quoniam Prometheus ex deorum foco flammam abripuerat, Mercurius Iovis imperio deligavit Prometheum in monte Caucaso ad saxum clavibus ferreis et aquilam apposuit, quae cor eius edebat; membra quae cotidie aquila ederat, nocte crescebant. Aquilam post multos annos Hercules interfecit et Prometheum liberavit.
Versione tradotta
Prometeo diede agli uomini molti benefici; poiché fece ad essi molti doni, gli abitanti della terra erano sempre grati a Prometeo. Prima gli uomini chiedevano agli dèi il fuoco e non sapevano conservarlo perennemente; in seguito Prometeo lo portò in una canna sulla Terra e lo diede agli uomini. Poiché Prometeo aveva rubato una fiamma dal fuoco degli dèi, Mercurio, su ordine di Giove legò Prometeo sul monte Caucaso ad una roccia con chiodi di ferro e pose un'aquila che mangiava il suo cuore; le membra che l'aquila aveva mangiato ogni giorno, di notte ricrescevano. Dopo monti anni Ercole uccise l'aquila e liberò Prometeo.
- Letteratura Latina
- Lingua Magistra 1
- Versioni dai Libri di Esercizi