Me, te, lui, lei, noi, voi, loro, mi, ti, lo, la, gli, le, ci, vi, li, le, si (forme forti e deboli dei pronomi personali complemento) svolgono nella frase una funzione NON di soggetto, ma di COMPLEMENTO.
Le forme forti dei pronomi personali complemento
Le forme forti me, te, lui, lei, noi, voi, loro vengono utilizzate:
- Quando sono precedute da proposizione (e quindi fungono da complemento indiretto): “Il pacco domani arriverà da me”; “Hai avuto più notizie di lui?”, “A me Paolo non dispiace affatto”.
- Quando svolgono la funzione di complemento oggetto o si vuole loro dare un particolare rilievo nella frase: “Per il musical scolastico hanno scelto noi”, “Vorrei poter dire che Valerio vuole soltanto me”.
Forme deboli dei pronomi personali complemento
Le forme deboli mi, ti, lo, la, gli, le, ci, vi, li, le, si vengono utilizzate:
- Quando svolgono funzione di complemento di termine, non si usa la preposizione e si vuole attuare il rilievo nella frase: “Potresti gentilmente prestarmi una penna rossa?”
- Quando svolgono la funzione di complemento oggetto e si vuole dare rilievo ad altri elementi della frase: “Mi vogliono all’inaugurazione del nuovo negozio in centro”, “Mercoledì vi passa a prendere da scuola mamma”.
Nb. queste particelle possono anche essere enclitiche, ovvero legate al verbo che le precede. Vediamo i due esempi:
- Non enclitico: “Mi passi la borsa, per piacere?”
- Enclitico: “Passami la borsa, per piacere”.
Osservazioni:
- Lei, lui, loro si usano come pronomi complemento solo in riferimento a persona e solo se questa è diversa dal soggetto della frase. Es: “Giovanna da quando sta con Matteo non fa altro che pensare a lui”; “Per loro andrebbe bene andare in gelateria”.
Quando la persona cui il pronome personale complemento coincide con il soggetto della frase si usa il riflessivo “sé”. Es: “Martina troppo piena di sé”. In riferimento a cose/animali al posto di lei, lui e loro bisognerebbe usare esso, essa, essi ed esse. - Ci e vi: significano noi, a noi, voi a voi. “I suoi genitori ci odiano (>odiano noi)”; “Ci (>a noi) piace il tuo salone”, ecc.
- Ne: significa di lui, di lei, di esso, di essa, di loro, di essi, di esse, da lui, da lei, ecc. Es.:“È innamorata del suo gatto e ne parla sempre”
- Me lo, me la, te ne, ve ne, ecc.: I pronomi mi, ti, si, ci, vi possono essere accostati ai pronomi lo, la, li, le e la particella ne. Es: “Te lo dico, Antonio non mi piace”, “Me ne dia un etto”.
Altro tipo di combinazioni: glielo, gliela, gliene. Es.: “Glielo hai detto che ti piace?”, “Gliene dai un po’ del tuo pranzo?”.
Se il verbo è all’infinito, imperativo o gerundio la combinazione diventa enclitica: “Mi sono dimenticata di passare dalla palestra, prendilo tu, Antonio”, “Non me la sento di parlare: diteglielo voi”.
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