La conferenza di Parigi del 1919 aveva come scopo principale quello di stabilire un nuovo assetto politico in Europa, in seguito alla caduta degli imperi tedesco, autro-ungarico, russo e turco, che tenesse conto delle dichiarazioni di principio che le potenze dell’Intesa avevano propagandato nella fase finale del conflitto, ossia dei principi di democrazia e di giustizia internazionale.
Non si poteva però non tener conto delle aspettative degli stati vincitori, e in particolar modo della Francia, che intendeva imporre ai tedeschi condizioni di pace estremamente dure, al fine di impedire la ripresa della Germania, che era lo stato più popoloso e industrializzato d’Europa.
Nell’Europa orientale invece occorreva rendere stabili le nuove entità politiche sorte dal crollo della potenza austriaca e impedirne una possibile unificazione con la Germania; era inoltre necessario garantire la stabilità degli stati baltici confinanti con l’Urss, così da creare un cuscinetto a protezione dei regimi liberali del resto d’Europa.
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