Allo sbarco in Italia emerse chiaramente la frattura che ormai separava il regime fascista dal Paese: la popolazione locale non attuò alcuna forma di resistenza alla risalita degli alleati lungo la penisola, anzi in alcuni casi accolse gli anglo-americani come dei liberatori. Il fascismo era ormai screditato presso gli italiani, stanchi degli inutili e pesanti sacrifici imposti dalla partecipazione alla guerra. Lo scollamento tra paese e capo carismatico affrettò la decisione delle forze moderate del regime stesso, dei poteri economici e della monarchia di porre fine all’esperienza dittatoriale di Mussolini; in questo clima maturò la congiura messa in atto durante la riunione del Gran Consiglio del 24 luglio.
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