Quintiliano, nell’Institutio oratoria attribuisce la decadenza dell’oratoria tanto
a fattori tecnici, come la mancanza di buoni maestri e l’eccessivo uso di argomenti fittizi nelle declamazioni, quanto a argomenti di natura morale, in seguito alla corruzione del costume ro mano tradizionale; Quintiliano ripropone il modello di oratoria ciceroniana, non tenendo però conto del mutato contesto politico: sotto il principato infatti era improponibile il modello di oratore che si era delineato nell’età repubblicana perché l’oratoria non aveva più una reale funzione politica. Tacito invece, nel Dialogus de oratori bus, riconosce le cause della decadenza nell’istituzione del principato, essendo venuta meno la libertà politica propria dell’età repubblicana; tale spiegazione è esposta dal personaggio di Materno, mentre l’altro interlocutore, Messalla, elenca le tradizionali cause della corruzione dell’oratoria, coincidenti con quelle espresse da Quintiliano.
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