I racconti di paura appartengono ad un tipo di narrazione letteraria che ha lo scopo di suscitare nel lettore sensazioni forti come la paura, il terrore e il brivido.
Storia del racconto di paura
La letteratura horror affonda le radici nella narrativa della metà del XVIII secolo. In questo periodo in Inghilterra si sviluppa un genere in cui alcuni scrittori ambientano delitti, rapimenti e apparizioni misteriose in vecchi castelli, manieri diroccati, monasteri e boschi impenetrabili.
In genere si considera come primo romanzo moderno horror Il castello d'Otranto, scritto da Horace Walpole nel 1764.
Uno dei grandi romanzieri che contribuirono allo sviluppo del genere horror è Edgar Allan Poe. In seguito l'aspetto 'pauroso' si diffuse e s'intrecciò anche con altri generi narrativi. È il caso di Frankenstein, romanzo scritto nel 1817 da Mary Shelley, che mescola fantascienza e horror: Frankenstein è una creatura bizzarra che, costruita con parti di vari cadaveri smembrati, riesce a vivere come essere autonomo, fino a sfuggire al controllo del suo inventore. Troveremo poi l'horror in alcuni gialli, come in quelli di Arthur Conan Doyle che raccontano le gesta del famosissimo detective Sherlock Holmes. Anche nel romanzo Lo strano caso del Dr Jeckyll e Mr Hyde di Robert Louis Stevenson sono presenti elementi tipici del genere.
Caratteristiche del racconto di paura
Presenta una struttura basata su tre sequenze principali:
- situazione iniziale: vengono forniti tutti gli elementi per spiegare al lettore la vicenda
- rottura dell’equilibro: la tranquillità iniziale viene interrotta da un evento soprannaturale, da una presenza diabolica o spiritica
- conclusione: il genere può prevedere sia un finale positivo in cui il protagonista dopo varie peripezie riesce ad annientare o rendere inoffensivo l’antagonista, sia un finale negativo nel quale le forze del male riescono a sopraffare i deboli.
I personaggi
- Il protagonista: si tratta spesso di una persona comune che si trova a dover fronteggiare un antagonista dotato di grandi poteri.
- L’antagonista: è per esempio un mostro, un vampiro, uno zombie, un demone che aggredisce e spaventa gli esseri più deboli.
- L’aiutante del protagonista, che attraverso le proprie conoscenze offre aiuto al protagonista.
- Le vittime: persone generalmente indifese e spesso casuali.
La suspense
Il genere horror utilizza ampiamente la suspense, tenendo il lettore in uno stato di continua ansia e paura grazie ai colpi di scena e ai fatti orribili che si susseguono. Nel genere horror la descrizione dei rumori e dei suoni ha grande importanza, perché attraverso di essi il lettore riesce a percepire la presenza dell’antagonista ancor prima che si manifesti al personaggio principale.
Per creare la suspance si serve quindi di:
- Personaggi inquietanti
- Ambienti particolari
- Tempo particolare (notte, buio improvviso, nebbia, cattivo tempo…)
- Suoni e rumori strani.
- Temi e Saggi