TRACCIA:
Inventa un racconto umoristico ambientato al cinema, con protagonisti due fratelli.
SVOLGIMENTO:
Era stata una lunghissima giornata di pioggia, anche se era estate, e io e mio fratello Luca non sapevamo cosa fare e ci annoiavamo a morte.
Allora abbiamo pensato di andare al cinema perché c’era un film che forse ci poteva piacere.
Siamo arrivati puntualissimi, anzi in anticipo e forse era per questo che ancora non c’era gente e tutti i posti erano vuoti. Abbiamo perso un po’ di tempo per comprare i pop corn e finalmente è cominciato il film.
Già dopo le prime scene io e mio fratello ci guardavamo sbalorditi.
Quel film non era per niente come ce lo aspettavamo, anzi era davvero brutto.
La prima cosa che abbiamo pensato per movimentare la situazione è stata iniziare a lanciare i popcorn in testa alla gente per fare subito finta che non eravamo assolutamente stati noi.
Alcuni non se ne accorgevano nemmeno ma un signore, passando tra le sedie, è scivolato, forse proprio su un popcorn che avevamo lanciato noi.
Siamo riusciti a fare gli indifferenti e a non ridere a crepapelle e a non farci scoprire ma non era una cosa tanto divertente in effetti e presto ci siamo annoiati anche di fare questo stupido scherzo.
Ci serviva senza dubbio qualcosa di più incisivo, fuori pioveva ancora e non ci andava di uscire dal cinema, dato che non volevamo bagnarci e che avevamo speso i soldi del biglietto.
Abbiamo provato a fare le persone serie e a ricominciare a seguire il film ma era davvero troppo noioso e siamo riusciti a resistere solo un quarto d’ora.
Poi finalmente ci è venuta la geniale idea e per fortuna il film parlava proprio della vita di due fratelli come noi.
Ma riuscire a realizzarla era tutta un’altra cosa, molto più difficile di quanto ci aspettassimo.
L’idea era quella di manomettere l’amplificatore delle casse e doppiare i due fratelli facendogli dire tutto quello che volevamo.
Siamo saliti abbastanza in alto da non farci vedere e mio fratello che è molto bravo con le cose tecnologiche è riuscito nel nostro intento.
Ora dovevamo solo parlare.
Le poche persone che erano in sala erano sbigottite, non capivano da dove arrivavano quelle voci ma non sembravano per niente infastiditi, evidentemente ci siamo inventati una storia molto più divertente di quella del regista del film.
Alla fine siamo tornati ai nostri posti e nessuno si è accorto che eravamo stati noi a combinare tutto questo e nemmeno i proprietari del cinema, anche perché nessuno si è mai lamentato della cosa.
Il giorno dopo io e mio fratello siamo usciti per mangiare un gelato e chiacchieravamo del più e del meno con i nostri amici quando ad un tratto il bambino che era seduto al tavolo del bar accanto al nostro, rivolgendosi alla mamma le dice: “Senti mamma, ascolta bene, questi due ragazzi sono i doppiatori del film di ieri”.
Ci siamo sbellicati dalle risate e abbiamo raccontato ai nostri amici quello che avevamo combinato il giorno prima al cinema invece di guardare il film.
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