Finitimi populi arma capiunt contra Romam; ad oppidum appropinquant, impedimenta collocant, castra muniunt. Romani perterriti sunt, quod adversariorum copiae pilis, hastis et gladiis magna cum audacia pugnant. Praeterea ob bellum agri vastabantur, oppidum poterit obsideri, multi capi aut interfici poterunt. In templis matronae deis deabusque sacrificia praebent, viri autem praesidia parant et auxilia conscribunt. Deorum auxilio et incolarum audacia Romani bellum vincent et adversarios profligabunt. Populo magna gloria erit.
Versione tradotta
I popoli confinanti prendono le armi contro Roma; si avvicinano alla cittadella, sistemano i bagagli, fortificano l'accampamento. I Romani sono spaventatissimi, perché le truppe dei nemici combattono con grande coraggio con i giavellotti, con le lance e con le spade. Inoltre, a causa della guerra le campagne venivano devastate, la piazzaforte potrà essere assediata, molti potranno essere catturati o uccisi. Nei templi le matrone offrono sacrifici agli dèi e alle dee, mentre gli uomini preparano posti di guardia si procurano rinforzi. Con l'aiuto degli dèi e col coraggio degli abitanti i Romani vinceranno la guerra e sconfiggeranno i nemici. Il popolo avrà grande onore.
- Letteratura Latina
- La Lingua delle Radici 1
- Versioni dai Libri di Esercizi