Traccia:
Prepara una relazione su un’attività scolastica o su un argomento di studio che ti ha particolarmente coinvolto oppure su un’attività extrascolastica a cui hai partecipato e che conosci bene.
Segui questo procedimento:
a. precisa di quale attività o argomento vuoi riferire; b. spiega lo scopo del lavoro
c. descrivi le diverse fasi, specificando anche le informazioni o le abilità acquisite e
gli strumenti utilizzati
d. esprimi una tua valutazione motivata sull’andamento del lavoro
Svolgimento:
Quest’anno a scuola abbiamo avuto la possibilità di scegliere a quale attività extrascolastica partecipare. Io sono stata indecisa tra il teatro e il gruppo di musica perché mia madre mi ha fatto studiare il pianoforte per qualche anno e quindi ero avvantaggiata dato che so suonare abbastanza bene.
Alla fine ho deciso di fare teatro perché mi sembrava bello poter fare una cosa nuova e mi sembrava un’attività molto utile e interessante.
Ad insegnarci era la professoressa di italiano dell’altra classe, io non la conoscevo ma è stata molto brava e ci ha fatto sentire subito a nostro agio.
All’inizio non è stato facile perché io sono timida e mi vergognavo a leggere davanti a tutti, anche perché alcuni ragazzi non li conoscevo dato che eravamo un gruppo formato da ragazzi di classi diverse.
Poi però mi sono sbloccata e tutto è stato sempre più divertente.
Il primo giorno l’insegnante ci ha portato una commedia e ci ha detto che alla fine dell’anno l’avremmo dovuta rappresentare veramente davanti a parenti e amici.
Ero emozionata solo all’idea.
La commedia era molto divertente, parlava di una famiglia composta da padre, madre e due figli e gliene succedono di tutti i colori quando a metà del copione arriva il fratello del padre dall’America e fa credere a tutti di essere diventato ricchissimo quando invece è più povero di quando era partito. Molto divertente.
Il primo giorno abbiamo solo letto ognuno una parte perché la professoressa voleva conoscerci e sentire la nostra voce ma dopo un paio di lezioni ci ha dato le parti.
Io avevo paura di rimanere esclusa e non avere nemmeno una parte perché siccome eravamo di più c’era anche la possibilità di fare da aiuto regista o da aiuto scenografo.
Questi sono ruoli davvero molto importanti, non c’è dubbio, però io volevo recitare. Per fortuna la professoressa mi ha assegnato il ruolo di Ilaria, la figlia.
E’ un personaggio divertente che si caccia in un sacco di guai.
Il ruolo della mamma è andato a Maria Gabriella la mia compagna di classe che è molto brava mentre quello del padre a Ciccio. Lo zio, che è poi il vero protagonista di tutta la storia, lo ha fatto Marco ed è stato il più bravo.
Le prove le abbiamo fatte ogni mercoledì.
Non è stato sempre facile organizzarmi con lo studio perché è capitato di dover studiare anche la sera per le interrogazioni del giorno dopo ma ne è valsa la pena.
Lo spettacolo è andato in scena la settimana scorsa.
Eravamo tutti molto emozionati perché era la prima esperienza per tutti, tranne per Marco che aveva fatto uno spettacolo alle elementari.
Per fortuna è riuscito a venire a vedermi anche mio padre e mi ha detto che sono stata molto brava, anche se mi ha detto pure che all’inizio si vedeva un po’ che mi vergognavo.
In effetti mi vergognavo tantissimo perché sapevo che mi erano venuti a vedere i miei parenti e molti dei miei compagni di classe ma poi è andato tutto bene e ci hanno fatto tanti applausi.
I miei genitori mi hanno regalato un mazzo di fiori che ho messo in camera mia.
Devo dire che questa del teatro è stata l’esperienza più bella di quest’anno.
Ci siamo tutti molto divertiti soprattutto alle prove se qualcuno di noi sbagliava una battuta.
Questa esperienza mi è servita molto, intanto a farmi passare un po’ di timidezza, e poi ho davvero imparato tante cose.
Un’altra cosa bella è stata il fatto che ho potuto fare un sacco di nuove amicizie che spero dureranno ma soprattutto tutto questo è servito a farmi nascere la passione per il teatro.
Sto pensando anche di iscrivermi ad una scuola di recitazione ma l’anno prossimo devo studiare di più, quindi ancora non so se lo farò.
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