Giovanni Battista di Jacopo, conosciuto come Rosso Fiorentino, nacque a Firenze nel 1495, fu uno dei massimi pionieri manieristi. Si formò inizialmente presso la bottega di Andrea del Sarto e successivamente dal Pontormo. Tra le prime opere realizzate intorno al 1510 abbiamo lo stemma di Leone X per il santuario della Santissima Annunziata. Nel 1514 realizzò l’Assunzione della Vergine per il Chiostrino dei Voti. Dipinse anche una Madonna con san Giovanni Evangelista di cui ne rimane una copia conservata presso il Musèe des Beaux-Arts di Tours. Nel 1518 eseguì su richiesta di Leonardo Buonafede la realizzazione della pala dello Spedalingo; sempre nello stesso anno realizzò l’Angiolino musicante di cui ne rimane un frammento agli Uffizi e l’Allegoria della Salvezza del Lacma. Intorno al 1520 su richiesta di Jacopo Appiani andò a Piombino per dipingere per l’altare della Compagnia del Corpo di Cristo in pieve di Sant’Antonio un Cristo morto e una cappellaccia entrambi andati perduti. L’anno successivo si recò a Volterra realizzando la Deposizione e la Madonna con santi per la pieve di Villamagna; nel 1522 ritornò a Firenze dove realizzò la pala Dei, Mosè difende le figlie di Jetro, lo Sposalizio della Vergine. Nel 1523 si recò a Roma ed affrescò il Peccato originale, la Creazione di Eva e la pala con il Compianto nella cappella Cesi in Santa Maria della Pace; nel 1527 a causa del sacco di Roma fu costretto ad andar via da Roma e si recò a Perugia dove creò un cartone con l’adorazione dei Magi; per la chiesa di San Lorenzo a San Sepolcro dipinse il Compianto sul Cristo deposto. Nel 1528 si reca ad Arezzo entrando in contatto con Giorgio Vasari al quale diede un disegno preparatorio con la Resurrezione; sempre nello stesso anno realizza per la Città di Castello il Cristo risorto in gloria. Nel 1530 si recò a Parigi realizzando il disegno di Bacco, Venere e Amore e per Anne de Montmorency realizzò la Pietà. Morì in Francia nel 1540.
Opere:
• La deposizione: realizzata nel 1521 per la Cappella della Croce di Giorno a Volterra. La raffigurazione è quella della discesa del corpo di Cristo dalla croce, riprendendo il passo di Matteo dove durante la discesa di Cristo la terra fu circondata dalla tenebre. In alto al centro troviamo numerosi soccorritori che sorreggono il Cristo; a differenza della deposizione del Pontormo, Rosso Fiorentino si rifà al classicismo, trae spunti da Leonardo, Michelangelo e Raffaello. Inserisce una volumetria angolare, colori intensi e volti quasi deformati dalla disperazione; la luce proviene da destra con forza, usata soprattutto per rafforzare espressioni e movimenti. Attualmente è conservato presso la Pinacoteca di Volterra.
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