Sanson Philistaeos multis affecit cladibus: cepit trecentas vulpes, quarum caudis accensas lampadas alligavit et in hostium agros immisit. Tum forte messis matura erat: ita facile incendium fuit. Omnes segetes, vineas et oleas exussit. Traditus Philistaeis rupit vincula quibus eum constrinxerant et arrepta maxilla asini, mille hostes prostravit. Tandem Philistaei illius uxorem pecunia corruperunt, ut virum proderet. Vires Sansonis enim in capillis erant: quare uxor caput dormientis totondit, atque ita eum Philistaeis tradidit. Sed cum capilli creverunt et vires redierunt, inimicam gentem Sanson vexavit.
Versione tradotta
Sansone danneggiò i Filistei con molti flagelli: prese trecento volpi, alle code delle quali legò lampade accese e le mandò nei campi dei nemici. Inoltre, per caso, il raccolto era maturo: così fu semplice l'incendio. Incendiò tutte le messi, vini e olio. Consegnato ai Filistei, ruppe le catene con le quali lo avevano legato e afferrata la mascella di un asino, sbaragliò mille nemici. Alla fine i Filistei corruppero sua moglie con del denaro, affinché tradisse l'uomo. Infatti le forze di Sansone stavano nei capelli: perciò la moglie gli rase la testa mentre dormiva, e così lo consegnò ai Filistei. Ma quando i capelli crebbero e ritornarono le forze, Sansone devastò il popolo nemico.
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