Antiquis temporibus Romani patres familias uxoribus, liberis suis ac servis severo arbitrio imperabant. In sacrificiis deis et deabus semper opimas victimas praebebant ac immolabant, et sacra rite perpetrabant. Patrimonium a patre familias administrabatur, officia autem vitae domesticae a matrona eiusque ancillis explebantur. Saepe uxores cum suis ancillis in villae atrio per multas horas lanam texebant vestibus propinquorum qui domi habitabant. Interdum vespere a matribus toga praetexta filiis et filiabus familiae parabatur, vel vestis aspera a mulieribus texebatur servis domesticis, quibus saepe domini superbe imperabant. Saepe pater familias luxuriam molestum detrimentum censebat, sed liberis suis eorum necessitates voluptatesque pecuniam tribuebat.
Versione tradotta
Nei tempi antichi i padri di famiglia romani comandavano con severo arbitrio su mogli, sui loro figli e sui servi. Durante i sacrifici offrivano e immolavano a dèi e dee sempre ottime vittime ed eseguivano le cerimonie secondo il rito. Il patrimonio era amministrato dal padre di famiglia, mentre i doveri della vita domestica erano espletati dalla matrona e dalle sue ancelle. Spesso le mogli, con le loro ancelle, nell'atrio della villa, per molte ore, tessevano la lana per le vesti dei congiunti che abitavano nella casa. Talvolta la sera dalle madri veniva preparata la toga pretesta per i figli e le figlie di famiglia, o dalle donne veniva cucita una rozza veste per i servi domestici, ai quali spesso i padroni comandavano arrogantemente. Spesso il padre di famiglia riteneva il lusso un danno molesto, ma dava ai suoi figli del denaro per le loro necessità e piaceri.
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