Clarissima exempla insignissimae humanitatis et immortalis amoris erga suos dominos non raro Romanorum servi ostenderunt. Bello Punico secundo Romani Grumentum, Lucaniae urbem, ferocissimo animo obsidebant et plurimi servi statim ad hostes fugiebant: paulo post urbs cecidit. Tum tres servi, qui itinere celeriore quam ceteri fugerant, quia viae sibi notissimae erant, in id aedificium, apud quod servierant, advolaverunt. Ibi suam bonam dominam vivam invenerunt atque eam ligaverunt et secum pertraxerunt. Tum Romani milites, qui in urbe crudeliter irruperant, quaesiverunt: «Quo mulierem adducitis?» Quibus magis strenui servi responderunt: «Crudelissima nostra domina est, quae mox magnae perfidiae poenam solvet». Deinde eam ex urbe evexerunt et maximà curà celaverunt; ita a certo interitu infelicem et dulcissimam dominam servaverunt. At servi fidelitatis tantae praemium utilissimum acceperunt: nam grata domina eos manumisit atque iis magnam ditissimi patrimonii partem donavit.
Versione tradotta
Gli schiavi dei Romani mostrarono famosissimi esempi di illustrissima umanità e di amore immortale, non raramente, verso i loro padroni. Durante la seconda guerra punica i Romani assediavano Grumento, città della Lucania, con ferocissimo animo, e molti servi subito fuggivano dai nemici: poco dopo la città cadde. Allora tre servi, che erano fuggiti con un percorso più veloce rispetto agli altri, poiché le strade erano molto note a loro, accorsero in una casa presso cui avevano prestato servizio. Lì trovarono la loro buona padrona viva e la legarono e la portarono con loro. Allora i soldati romani, che avevano crudelmente fatto irruzione nella città, chiesero: "Dove conducete la donna?" A quelli i servi più coraggiosi risposero: "La nostra padrona è crudelissima, la quale presto sconterà la pena della grande perfidia". Alla fine la condussero fuori dalla città e la nascosero con la massima cura; così salvarono l'infelice e dolcissima padrona da morte certa. Ma i servi ricevettero un'utilissima ricompensa per così tanta fedeltà: infatti la padrona, grata, li affrancò, e donò loro gran parte del ricchissimo patrimonio.
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