Siamo tutti cittadini del mondo - Studentville

Siamo tutti cittadini del mondo

Eadem omnibus principia eademque origo; nemo altero nobilior, nisi is cui rectius ingenium est et artibus bonis aptius. Quicumque imagines in atrio exponunt et nomina familiae suae longo ordine ac multis stemmatum inligata flexuris in parte prima aedium collocant, non noti magis quam nobiles sunt? Unus omnium parens mundus est; sive per splendidos sive per sordidos gradus ad hunc prima cuiusque origo perducitur. Non est quod te isti decipiant, qui, cum maiores suos saepe recensent, ubicumque nomen inlustre defecit, illo deum
infulciunt. Neminem despexeris, etiam si circa illum obsoleta sunt nomina et parum indulgente adiuta fortuna. Sive libertini ante vos habentur sive servi sive exterarum gentium homines, erigite audacter animos et, quidquid in medio sordidi iacet, transilite; exspectat vos in summo magna nobilitas.

Versione tradotta

Per tutti vi sono degli stessi princìpi e una medesima origine; nessuno è più nobile di un altro, se non chi ha un'indole più retta e più adatta alle opere buone. Tutti quelli che mettono in mostra ritratti nel vestibolo ed espongono all'ingresso delle (loro) dimore (in parte prima aedium) i nomi dei loro antenati (lett. della loro famiglia) in lungo ordine e connessi tra loro dalle molte ramificazioni dell'albero genealogico, non sono noti piuttosto che nobili? Il cielo è il solo padre di tutti; ad esso, o per strade luminose o per strade oscure, riconduce la prima origine di ciascuno. Non v'è motivo che ti ingannino coloro che, mentre passano spesso in rassegna i loro antenati, ogniqualvolta manca un nome illustre vi inseriscono un dio. Non disprezzare nessuno, anche se attorno a lui stanno nomi oscuri e non favoriti da una sorte benevola. Che tra i vostri antenati (lett. prima di voi) si trovano dei liberti piuttosto che degli schiavi o degli stranieri (homines exterarum gentium), alzate con fierezza la testa (lett. la mente: animos) e passate sopra a tutto ciò che di oscuro c'è in mezzo (tra loro e voi); una grande nobiltà vi attende (se vi sarete innalzati) alla cima più alta (in summo).

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