Sibilla Aleramo: scheda biografica
- Nome: Marta Felicina Faccio (in arte Sibilla Aleramo)
- Attività: scrittrice e poetessa
- Nascita: 14 agosto 1876; Alessandria
- Morte: 13 gennaio 1960, Roma
- Figli: Walter Faccio
Sibilla Aleramo: biografia e poesie
Sibilla Aleramo, pseudonimo di Marta Felicina Faccio (Rina Faccio), scrittrice e poetessa italiana, nasce ad Alessandria nel 1876. Trascorre la fanciullezza a Milano ma successivamente si stabilisce con la famiglia a Porto Civitanova, nelle Marche. Lavora come contabile nella fabbrica del padre dai 12 ai 15 anni, ma quando la madre diviene preda di forti crisi depressive arrivando a tentare il suicidio, è costretta a sostituirla nell’amministrazione della casa, riuscendo anche a scrivere racconti e articoli di giornale. Nel 1892 viene violentata da un impiegato della fabbrica del padre e viene costretta ad un matrimonio riparatore. In seguito ad un aborto dà alla luce un figlio, Walter. Gli anni del matrimonio sono infelici, anni vissuti insieme ad un uomo che la tormenta accusandola di tradimento. Nel 1896, stanca della situazione, tenta il suicidio: si riprende abbastanza velocemente e decide di intensificare la sua attività letteraria. Inizia a scrivere articoli di costume e di sociologia, in particolare tratta argomenti riguardanti la questione femminile.
Sibilla Aleramo: romanzi
Sono questi gli anni della stesura del suo primo romanzo, Una donna, che testimonia la condizione femminile dell’epoca ed è uno dei primi libri femministi apparsi in Italia. Il romanzo viene pubblicato nel 1906 e riscuote un enorme successo. A questo seguono altre opere in prosa: Il passaggio, Adando e stando, Amo, dunque sono, Il frustino, Gioie d’occasione, Orsa minore, Dal mio diario, Il mondo è adolescente, Gioie d’occasioni e altre ancora. Sibilla Aleramo si dedica inoltre alla poesia, pubblicando anche raccolte di liriche: Poesie, Sì alla Terra, Momenti, Aiutatemi a dire, Selva d’amore, Luci della mia sera.
Sibilla Aleramo e Dino Campana
Nel 1902 decide di abbandonare il marito e il figlio, che rivedrà solo dopo 30 anni. Si trasferisce a Roma e si dedica ad un’intensa produzione letteraria. Fonda, insieme a Giovanni Cena, le Scuole dell’Agro Romano per analfabeti, e diventa comunista e antifascista. Sibilla a questo punto è una donna appagata, affascinante ed intelligente, protagonista di innumerevoli storie d’amore. Si lega a diversi uomini di cultura, come Cena, Cardarelli, Biccioni, Papini, Quasimodo, ma la storia più intensa e travagliata è quella con il poeta Dino Campana. Sibilla ha 40 anni, è famosa, Dino è un uomo scontroso, difficile e ha 31 anni. La storia d’amore è caratterizzata da una passione lacerante e tormentata, soprattutto a causa dei disturbi psichici del poeta, il quale viene poi internato in un manicomio.
Sibilla Aleramo e Franco Matacotta
L’ultimo amore di Sibilla è il poeta Franco Matacotta: la poetessa ha ormai 60 anni, lui 20. La storia è complessa e difficile, soprattutto a causa dell’enorme differenza d’età e intellettuale: tuttavia, dura ben 10 anni e ne abbiamo testimonianza nelle pagine di diario della poetessa. Sibilla Aleramo vive gli ultimi anni della sua vita tra povertà e depressione, ma nonostante ciò non smette di viaggiare, stare in compagnia e soprattutto scrivere il suo Diario. Muore a Roma nel 1960.
- Tesine