Delacroix (1798-1863) è il più autorevole artista del romanticismo francese e come tale fa sua la convinzione che l'arte dovesse rispecchiare la realtà. Punto di riferimento politico e culturale di tutta l'Europa è infatti la Francia, grazie alle rivoluzioni del 1789 e del 1830-48.
La componente realistica delle opere di Delacroix si accompagna all'importanza del colore che dà vita alle rappresentazioni e alla passionalità derivategli direttamente da Gericault "Il primo quadro politico nella storia della pittura moderna" (Giulio Carlo Argan) fu realizzato proprio da lui per celebrare la rivoluzione del 1830 (la rivolta contro Carlo X) che portò al potere Luigi Filippo: "La libertà che guida il popolo" è probabilmente il suo dipinto più famoso sia per la scelta del soggetto che per la tecnica di esecuzione. La donna in primo piano rappresenta la libertà e l'indipendenza, seguono ad essa i parigini sollevati in armi che marciano sotto la bandiera tricolore. In esso viene esaltato lo spirito del popolo piuttosto che glorificare il fatto storico e pertanto verrà esposto al pubblico soltanto dopo la rivoluzione del 1848 con la fine del regno di Luigi Filippo e l'ascesa di Napoleone.
Un altro esempio che lo vede ispirato all'attualità è il tragico episodio della lotta greca per l'indipendenza contro i turchi: "Il Massacro di Scio" del 1824 nel quale si evince ancora una volta la volontà di mettere in evidenza non tanto l'accadimento storico quanto il sentimento di libertà e indipendenza tipico dei francesi di quell'epoca: raffigura alcuni civili greci feriti e in punto di morte che stanno per essere massacrati dai turchi.
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