Socrate era sempre sotto gli occhi di tutti: al mattino passeggiava e faceva ginnastica e, anche se la piazza era piena, lì era visibile a tutti; il resto del giornata stava sempre dove aveva intenzione di intrattenersi con moltissime persone. Per lo più parlava; e chi voleva poteva ascoltare. Ma nessuno mai vide o sentì Socrate fare o dire qualcosa di sacrilego o empio. Non speculava sulla natura delle cose, come la maggior parte degli altri, osservando in cosa consiste ciò che i sofisti chiamano l’universo e per quali condizioni avvenga ogni evento del cielo; anzi, mostrava che chi si occupava di cose del genere era stolto.
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