Soldati (Luglio 1918) di Giuseppe Ungaretti
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.
Il titolo “Soldati” fa parte integrante della poesia perché senza di esso non esprimerebbe appieno il suo significato. É stata scritta durante una pausa nei combattimenti nel bosco di Courton sul fronte italo-francese ed esprime la precarietà dell’esistenza dei soldati che si sentono sospesi tra la vita e la morte “come le foglie sugli alberi d’autunno” quando basta un soffio di vento per farle cadere.
Al di là della situazione della guerra la similitudine della foglia intende rappresentare le condizioni di tutti gli uomini in ogni tempo e circostanza.
La vita è precaria, cioè, in ogni circostanza, e si svolge ciclicamente.
Ungaretti riconosce nella caducità il vincolo che accomuna tutti gli esseri viventi (lo vedremo anche in”Fratelli”). Troviamo questa similitudine anche nella Bibbia, in Omero e in Dante.
Tratto dal libro di Isaia (64,5):
“Tutti quanti appassiamo come una foglia / e le nostre iniquità ci portan via come il vento”
Tratto da Omero, l’Iliade:
“Come stirpi di foglie, così le stirpi degli uomini; / le foglie alcune ne getta il vento a terra, altre le salva / fiorente le nutre al tempo di primavera; / così le stirpi degli uomini; nasce una, l’altra dilegua.”
Livello metrico: quattro versi brevissimi che formano un unico periodo.
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