Sigmund Freud (1856-1939) colloca l’Es (o Id), l’Io ed il Super-io (o Super-Ego) all’interno di una zona della psiche denominata “seconda topica”. L’istanza dell’Es è pulsionale: rappresenta l’insieme delle energie caotiche che spingono la psiche alla ricerca della soddisfazione degli impulsi. L’istanza del Super-Io, invece, è morale: rappresenta l’insieme dei doveri sociali e convenzionali su cui è basata una determinata civiltà. L’istanza dell’Io, infine, è cosciente: rappresenta la personalità individuale che media tra i propri impulsi irrazionali e i propri doveri morali. In questo contesto, l’Io è lacerato dalla sua posizione intermedia ed esce spesso sconfitto da questo conflitto psichico che, infatti, genera “angoscia”. Questa è “reale”, in quanto frutto delle difficoltà nelle relazioni con il mondo esterno; “morale”, in quanto frutto delle difficoltà nelle relazioni con le leggi assorbite dal Super-Io; e “nevrotica”, in quanto frutto delle difficoltà nelle relazioni con le spinte pulsionali dell’Es. La difficile funzione mediatrice dell’Io si manifesta, inoltre, come senso di colpa.
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