La teoria militare e razziale di Hitler sullo spazio vitale cioè sulla necessità per il popolo tedesco e quindi per la razza ariana di espandersi ad est, lo portò nell'agosto del '39 a stipulare il patto Molotov-Ribbentropp, dal nome dei due ministri russo e tedesco che lo firmarono. Il patto prevedeva l'attacco alla Polonia da parte delle due potenze che stabilirono anche le rispettive zone di influenza, l'occidente ad Hitler, la zona del baltico a Stalin. Il patto fu siglato nonostante i regimi dei due paesi fossero nemici, uno comunista l'altro nazista. Infatti, nacque da considerazioni di opportunità: Hitler poteva tenere fuori dalla guerra l'Urss impegnandosi solo sul fronte anglofrancese e Stalin che non si fidava dei paesi occidentali si manteneva neutrale nella successiva guerra evitando l'attacco tedesco e approfittando per espandersi sul Baltico. L'occupazione effettiva della Polonia, già stabilita dal patto segreto tra le due nazioni, avvenne il 1° settembre dello stesso anno. Fu allora che la Francia e l'Inghilterra abbandonarono la politica di appeasement, dichiararono guerra alla Germania dando inizio così alla Seconda Guerra Mondiale.
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