Al giorno d’oggi lo sport è un’attività quotidiana in quasi tutte le famiglie. Esistono numerose varietà di sport: il calcio, la pallavolo, il basket, il ciclismo, l’automobilismo. Ognuno di essi appassiona milioni e milioni di italiani durante la settimana, particolarmente la domenica, giorno sacro per gli sportivi.
La tv è stata quasi monopolizzata dagli sport, specialmente dal calcio. Frequente è il dibattito: è meglio uno sport individuale o uno sport di squadra?
Naturalmente praticare uno sport è sempre una cosa positiva, ma è altrettanto vero che gli sport di squadra in generale preparano ad affrontare meglio la vita sociale, abituano ad agire in gruppo e a comportarsi bene nei confronti degli altri. È bello partecipare in molti ad una stessa partita, lottando per raggiungere il medesimo obiettivo, esultare con i propri compagni per un risultato ottenuto è una delle emozioni maggiori che lo sport possa offrire.
La competizione e la rivalità sportiva sono molto stimolanti, se vissute in maniera sana.
Inoltre in una squadra si forma un ordine gerarchico, a partire dall’allenatore che rappresenta la colonna portante della struttura, tramite questa figura si impara a riconoscere un’autorità alla quale bisogna obbedire.
Lo sport individuale, per contro, fa aumentare l’egocentrismo, dato che quasi sempre la ricerca della vittoria è dovuta alla vanità e al sempre maggior bisogno di gloria e fama.
Ultimamente, in realtà, lo sport di squadra è cambiato, basti pensare al calcio che produce ogni anno dei “campioni” che sono spinti a giocare solo dalla voglia di procurarsi più denaro. Si tratta infatti di stipendi da capogiro che creano un losco sfondo a quello che fondamentalmente dovrebbe essere solo un gioco.
- Temi e Saggi