Aemilius Lepidus puer etiam tum progressus in aciem hostem interemit,
ciuem seruauit. cuius tam
memorabilis operis index est in Capitolio statua
bullata et incincta praetexta senatus consulto posita: iniquum enim
putauit eum
honori nondum tempestiuum uideri, qui iam uirtuti maturus fuisset.
praecurrit igitur Lepidus aetatis
stabilimentum fortiter faciendi celeritate
duplicemque laudem e proelio retulit, cuius eum uix spectatorem anni esse
patiebantur: arma enim infesta et destricti gladii et discursus telorum et
aduentantis equitatus fragor et
concurrentium exercituum impetus iuuenibus
quoque aliquantum terroris incutit, inter quae gentis Aemiliae pueritia coronam
mereri, spolia rapere valuit.
Versione tradotta
Emilio Lepido ancor giovinetto, sceso in campo a combattere, uccise un nemico e salvò un commilitone. A testimonianza
di un'impresa così memorabile c'è sul Campidoglio una statua, in cui egli appare con la bulla al collo e rivestito della
pretesta, innalzatagli per decreto del senato, il quale pensò fosse ingiusto non considerare maturo per questo onore chi si era
già rivelato tale per la virtù. Lepido, dunque, precorse il maturarsi dell'età, accelerando i tempi dell'inizio delle sue
imprese valorose, e riportò un duplice motivo di vanto dalla battaglia, di cui gli anni gli avrebbero concesso, al più, di
essere spettatore: difatti le armi nemiche e le spade sguainate e il sibilar dei proiettili e il fragore della cavalleria che
incalza e l'impeto degli eserciti cozzanti sogliono incutere anche ai giovani un certo spavento: e invece, in mezzo a tutto
questo, un giovinetto della famiglia Emilia ebbe il coraggio di meritarsi una ricompensa militare e di strappare le spoglie al
nemico.
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