Antica popolazione contadina originariamente abitante nell’attuale valle sommersa dal MAR NERO Turco, invasa dall’acqua salata del MAR MEDITERRANEO nel 5500 a.c. a causa dell’innalzamento del bacino Mediterraneo di 150 m, che distrusse gli argini e allagò la verdeggiante vallata sottostante, costringendo i suoi abitanti a cercare una nuova terra fertile.
I SUMERI sopravvissuti all’alluvione, seguirono i grandi fiumi TIGRI ed EUFRATE verso sud, stabilendosi nella parte migliore, in MESOPOTAMIA meridionale intorno al 4500 a.c. imponendosi sulle locali tribù nomadi.
La loro pace venne interrotta dai bellicosi ACCADI nel III millennio a.c. che li assorbirono in parte e a seguire le successive invasioni minarono continuamente l’ordine delle autonome CITTA – STATO SUMERE, che caddero definitivamente intorno al XII secolo a.c.
L’invasione dei CASSITI in queste terre (2500-2100 a.c.) frenò l’Impero AKKAD ( ACCADI ) , permettendo alle varie città SUMERE di rinascere tra il 2100-1793 a.c. e successivamente rifiorire grazie all’alleanza con gli AMORRITI, fondando il primo IMPERO BABILONESE o ANTICO REGNO BABILONESE con il saggio Re HAMMURABI, che raccolse e perfezionò le leggi del codice SUMERO di Re UR-NAMMU (2050 a.c.), inaugurando due secoli di splendore e di ricchezza, un periodo d’oro stroncato dagli eserciti HITTITI e CASSITI tra il 1595-1605 a.c. che portarono secoli di caos fino al consolidamento degli ASSIRI nel loro rigido IMPERO (1115-606 a.c.).
I SUMERI influenzati dalla cultura ELAMITA, curarono una ricca letteratura composta da inni religiosi, mitologia e canti epici, colorati con i cicli della Dea ISHTAR (Dea dell’amore e della guerra, discesa poi negli inferi) e di GILGAMESH (il DILUVIO UNIVERSALE in versione SUMERA).
La loro religione era politeista e i simboli più diffusi erano il leone per gli uomini e il toro per le donne. Essi adoravano soprattutto le forze della natura tra cui:
ANU – Dio del cielo
ENLIL – Dio dell’aria
ENKI – Dio dell’acqua
Triade Astrale composta da NARRAR (luna), UTU (sole), INANNA (venere)
ISHTAR – Dea della guerra e dell’amore (un’ incrocio tra la GRECA ATENA e L’ANATOLICA AFRODITE)
I SUMERI saggi e organizzati, vivevano in città circondate da mura, edificate con mattoni di fango essiccato al sole (la roccia era rara nelle vicinanze, questi mattoni sono comunque fragili e rendono difficoltosa la ricerca archeologica) e i favolosi edifici a torre chiamati ZIQQURAT (le tipiche piramidi a gradoni somiglianti a quelle precolombiane) che fungevano da osservatorio astrale e da rifugio sicuro in caso di alluvione, molto frequente a causa del flusso incostante dei fiumi TIGRI ed EUFRATE.
Le città monumentali SUMERE erano divise in due parti; i quartieri alti con la piramide, le cisterne d’acqua e il palazzo/tempio del Re, mentre nella parte inferiore della città si costruivano i quartieri popolari, i cui tetti piani delle case fungevano da letto nelle calde notti estive.
Le case e gli edifici a torre (SOUKS), non avevano finestre nelle pareti esterne, ma bensì all’interno del cortiletto privato, che dava luce ed aria alle varie camere, anch’esse costruite con i mattoni di fango e con le colonnine (tronchi) o travi di legno per sorreggere il soffitto.
I più antichi insediamenti SUMERI (5° millennio a.c.) erano composti da case (SOUKS) edificate a terrazza, una contro l’altra, senza strade, senza porte e senza finestre, i soli ingressi delle case si aprivano nel soffitto da cui si accedeva tramite delle scale tra tetto e tetto (praticamente i tetti fungevano da passaggio). Queste modeste abitazioni soprattutto monolocali erano divise in tre aree delimitate da tende;
il giaciglio del marito
il giaciglio della moglie e dei figli
la cucina con il forno e il focolare
L’usanza più macabra di queste abitazioni è che i defunti, divisi per sesso, venivano seppelliti sotto i letti dei loro rispettivi cari, così sotto il giaciglio maschile si ritrovano solo resti maschili mentre sotto l’altro femminile troviamo solo ossa femminili con i piccoli resti di bambini.
I comuni SUMERI indossavano pelli animali mentre i rari tessuti spettavano solo alla classe sociale più agiata solitamente raffigurata con bei vestiti e capigliatura curata o molto corta, rappresentata dai SCRIBI e dai SACERDOTI, detentori della conoscenza e della scrittura cuneiforme (la più antica del mondo). Essi scrivevano su tavolette d’argilla e possedevano scuole pubbliche ed ospedali attivi nel 2500 a.c. e già nel 3500 a.c. utilizzavano carri con le ruote piene (senza raggi).
La loro società nasce dalla necessità di civilizzare i vicini villaggi per facilitare la coesistenza in quel difficile territorio, attraverso l’agricoltura e l’allevamento di animali; la saggezza e la scienza per migliorare la vita quotidiana; inoltre praticavano la matematica (potenze, radici, equazioni a due incognite) e la geometria (quadrato, rettangolo, triangolo, cerchio, i teoremi diffusi due millenni dopo da PITAGORA ed EUCLIDE) per misurare gli edifici e i campi agricoli.
Essi non credevano nell’anima eterna o nella reincarnazione, come gli EGIZIANI, seguivano attentamente la religione ma consideravano la vita terrena come un paradiso possibile, da godere giorno per giorno, fino alla morte, e invocavano gli DEI solo nei momenti di bisogno, in aiuto ai limiti dell’uomo.
Il pratico stile di vita dei SUMERI affascinò tutte le popolazioni con cui ebbero contatti, e sicuramente la loro natura pacifica e contadina facilitò la diffusione della loro cultura in etnie bellicose come gli ACCADI e i CALDEI.
La principale fonte di ricchezza derivava dal grano, che cresceva abbondante (ogni chicco rendeva per trenta), ma tuttavia non conoscevano ancora i segreti della concimazione, e per questo motivo il terreno si impoveriva anno dopo anno ed essi speravano che gli Dei gli concedessero le periodiche piene dei fiumi, ricche di limo, portatore di fertilità.
I SUMERI al contrario delle altre popolazioni semitiche, non privilegiarono l’allevamento di animali a scapito dell’agricoltura (ad esempio la tragedia di ABELE (pastore) e del fratello CAINO (agricoltore), si organizzarono in modo da alternare la destinazione dei terreni.
Le città – Stato principali furono UR , LAGASH, ERECH e BABILONIA (2100-1595 a.c.) governate da Re o Principi, con il consiglio dei sacerdoti e dei scribi.
Da ricordare che presso i SUMERI, Il RE o il Principe regnante, era il rappresentante degli Dei ed egli parlava e agiva secondo loro volere dettato dagli oracoli dei sacerdoti; al contrario degli EGIZIANI, dove il Re o il Faraone era considerato un Dio ovvero la divina reincarnazione nel mondo dei vivi.
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