Superbia punita - Studentville

Superbia punita

Olim equus arta semita procedebat, habenis aureis et ephippio magni pretii superbus, et se beatum putabat. Asino lasso ac sarcinis onusto occurrit et insolenter dixit: «Viam da». Asinus auriculas demisit trepidus ac pavidus et equo viam dedit. Non multo post equus morbo corripiebatur et macer efficiebatur. Tum dominus equum in villa reliquit et rustica ornamenta ei imposuit. Misera bestia a mane ad vesperum in agros fimum portabat; a domino neglegebatur et a servis flagellis caedebatur. Asinus forte in prato miserum equum invenit et exclamavit: «Te beatum putabas ob pretiosa ornamenta et superbus deambulabas: nunc iuste puniris».

Versione tradotta

Una volta un cavallo avanzava per uno stretto sentiero, orgoglioso delle briglie d'oro e della sella di gran valore, e si riteneva felice. S'imbattè in un asino stanco e carico di pesi e disse superbamente: "Fammi passare (dammi la precedenza)". L'asino abbassò le orecchie timoroso ed impaurito e fece passare il cavallo (diede la precedenza al cavallo). Non molto tempo dopo il cavallo era colpito da una malattia ed era divenuto magro. Allora il padrone lasciò il cavallo nella villa e gl'impose (gli mise addosso) gli ornamenti rustici. La povera bestia dalla mattina fino a sera portava lo sterco nei campi; non era considerato dal padrone ed era colpito dai servi con le fruste. L'asino trovò per caso sul prato il povero cavallo ed esclamò: "tu ti reputavi felice per i preziosi ornamenti e camminavi superbo: ora sei punito a buon diritto".

  • Letteratura Latina
  • La Lingua delle Radici 1
  • Versioni dai Libri di Esercizi

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