T.Quinctius Flamininus, cum ad Cynoscephalas progligavisset Macedones, qui omnes Graecorum civitates in sua dicione habebant, Graciae libertatem n ludis istihmicis promulgavit.Cum igitur Graeci ad spectaculum consedissent , praeco cum tubicine in mediam arenam processit, silentium tuba indixit et haec verba dixit:<>. Cum praeconis audivissent verba,omnes qui aderant magnis clamoribus et acclamationibus flamininum collaudaverunt:nihil enim hominibus est gratius libertate.
Versione tradotta
Quinto Flaminio, avendo lottato presso Cinocefale i macedoni che avevano alla loro resa tutte le città dei greci, promulgò con giochi istmici la libertà della grecia. Dunque i greci assistendo allo spettacolo, un araldo avanzò in mezzo all'arena con una tromba, indisse il silenzio con la tromba e disse queste parole: il senato e il generale Quinto, che sconfisse i macedoni, ordina che tutti i popoli della grecia siano liberi e immuni. Avendo sentito le parole dell'araldo, tutti quelli che erano presenti con grandi clamori e acclamazioni (collaudo fliaminum): infatti niente è più grato agli uomini della libertà
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