Traccia:
Scrivi una lettera ad un personaggio storico
Svolgimento:
Caro Cristoforo Colombo,
sono un alunno della II b, la professoressa ci ha parlato molto di te, delle tue grandi scoperte, del tuo viaggiare, e se non lo sai la tua è stata una delle scoperte più importanti della storia dell’umanità. Se non ci fossi stato tu ancora nel 2014, avremmo creduto che la terra si fermasse al Portogallo, e oltre le famose colonne d’Ercole, c’era il nulla. Invece ora l’America è diventata una delle maggiori potenze del mondo, continente ricchissimo e molto civilizzato, avanti nelle tecnologie industriali, informatiche, insomma non la riconosceresti. Tu l’hai lasciata con la gente indigena, che non ha educazione, secondo il nostro modo di vedere, ma di educazione ne aveva, solo a modo loro. Tu sicuramente non volevi che a quei poveri indigeni venisse fatto del male, amavi solo la scoperta, la scienza, anche diventare famoso forse, ma quelli che sono venuti dopo non si sono comportati così bene con quella gente, sfruttando loro stessi e il territorio. Infatti sopra quelle distese di verde incontaminato, che tu sicuramente avrai ammirato, non è rimasto molto, ma grandi palazzoni e gente che cammina veloce per strada senza neanche guardarsi negli occhi. Però di positivo oltre la scoperta di una nuova terra, studiata anche dal punto di vista religioso, archeologico, geografico, è stato quello di aver portato qui da noi un ortaggio molto buono, la patata, e oltre a quello il pomodoro e il tabacco. Non saprei come avremmo fatto senza le amate patatine fritte, che consumiamo in grande quantità sempre, accompagnate in genere da una buona cotoletta. Sai che ora le cucinano in tutti i modi? Non solo fritte, ma al forno, lesse, ed è l’ortaggio più consumato al mondo, pensa tu cosa hai fatto. Allo stesso modo il pomodoro, usato da tutti noi per condire qualsiasi cosa, pasta, carne, pesce, tutto quanto. Per il tabacco avrei un po’ da ridire, forse potevi evitare perché non è più trattato, ma misto a sostanze chimiche. Ma questa è un’altra storia. Sai ora è raro che si vada in America con le navi, esistono gli aerei che ci mettono giorni in meno, parliamo di ore, e i cieli sono molto trafficati, perché ora si può andare anche più spesso. Ma non ti preoccupare le tue Nina, Pinta e Santa Maria, sono rimaste davvero storiche, tutti conoscono quello che hai fatto e anche l’impegno che hai avuto. Peccato che come al solito gli Italiani non ti hanno capito subito e sei dovuto finire in Spagna per farti appoggiare questa impresa. Se avessero capito prima, saremmo stati noi i veri protagonisti. Ma in fondo lo siamo lo stesso, tu sei italiano a tutti gli effetti, o meglio eri di Genova, ma ora l’Italia è tutta unita, e siamo davvero fieri di te. Vorrei tanto e davvero che ci siano uomini nel mondo come te, così legati a un sogno da realizzarlo fino alla fine. Sei stato davvero un grande e per me sei un esempio da seguire.
Ciao Cristoforo,
Tuo Mario
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