TEMA SULL’INVERNO: DESCRIZIONE DEL PAESAGGIO. L’inverno sta arrivando, recita un famosissimo motto di una serie televisiva molto popolare. Ed è così, tanto che il tuo insegnante di italiano potrebbe ritenere utile farti svolgere un tema sull’inverno, magari chiedendoti di approfondire le caratteristiche peculiari del paesaggio invernale che tanto affascina gli amanti delle temperature rigide e della neve. Non hai idee e non sai come strutturare il tuo tema? Nessun problema: la redazione di Studentville sa benissimo che “Winter is Coming…” e quindi ha svolto per te un tema sull’inverno con la descrizione dei paesaggi da cui potrai prendere qualche spunto per fare il tuo svolgimento!
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TEMA SVOLTO SULL’INVERNO. Introduzione: Bene, è arrivato il momento di buttarci a capofitto nell’elaborazione del tema. Ricorda, quando farai il tuo, di descrivere l’inverno e le emozioni che i paesaggi invernali evocano nella tua mente, rispolvera i tuoi ricordi e metti tutte le tue sensazioni all’interno del tema per renderlo davvero personale. Detto questo, partiamo con la nostra introduzione che, quindi, ha da subito un taglio soggettivo.
L’inverno è per me la stagione dell’attesa ed ha un fascino particolare, che lo rende più magico rispetto ad altri periodi dell’anno. Tutto è silente, come in letargo, in attesa che la natura possa risvegliarsi e ritornare a vivere di quella bellezza che solo il calore del sole riesce ad esprimere.
DESCRIZIONE DI UN PAESAGGIO INVERNALE. A questo punto puoi iniziare a spiegare meglio il tuo punto di vista introducendo proprio la parte centrale del tema: la descrizione del paesaggio invernale.
Svolgimento. Con il freddo tutto diventa lento e i mesi invernali sembrano essere più lunghi rispetto agli altri, che al contrario, passano veloci come una folata di vento. Anche l’inverno però può regalare sensazioni fantastiche perché il suo paesaggio è in grado si scaldare l’animo di chi sa guardarlo con occhi doversi: le luci, il freddo, la neve e l’attesa per le festività natalizie dipingono un quadro che può risultare altrettanto bello rispetto all’estate. Anche dopo Natale la magia non si spegne, cambia solo la sua veste.
L’inverno diventa allora la stagione in cui tutto si prepara, assopendosi, al gran risveglio primaverile: gli alberi perdono le loro foglie e spogli cercano di resistere alle temperature rigide, sembrano dormire con i rami tutti rivolti verso il cielo, appuntiti, scuri, ma non per questo tristi. Gli animali, infreddoliti, trovano ripari sicuri e quasi scompaiono. Anche gli uomini escono meno di casa e lasciano che la natura o i profili delle case abbiano la meglio sul paesaggio.
La terra stessa si trasforma e mette una sorta di vestito di colore marrone scuro dove nessun filo d’erba sogna di affacciarsi al gelo. Anche l’odore dell’aria è diverso: il modo di soffiare del vento e la pioggia che a volte cade incessante rendono le giornate uggiose, forse anche un po’ malinconiche, eppure per me speciali perché piene di una placida attesa.
L’aspetto che più amo dell’inverno e dei suoi paesaggi magici, però, è l’arrivo della neve, che rende tutto così silenzioso e fiabesco. Affacciandosi dalla finestra, guardando un giardino o un parco, ma anche le strade di città, l’immagine dell’inverno è questa: sembra di essere sospesi in attesa di qualcosa e che tutto si fermi.
Certo, l’inverno significa anche disagio e malinconia, eppure il suo paesaggio per me è unico e, nonostante tutto, io amo quando nevica ed il cielo è grigio e bianco, adoro ammirare la terra nuda che si preserva in attesa di un po’ di tepore, mi piace guardare gli alberi tutti innevati che sembrano fantasmi che riposano. Il paesaggio cambia, i suoni sono ovattati e tutto piomba nel silenzio.
TEMA SULL’INVERNO: DESCRIZIONE DEL PAESAGGIO. Conclusione. Per me l’inverno è come essere dentro una straordinaria favola. C’è una frase di Charlie Brown molto significativa sulla stagione del freddo che dice: “Le estati volano sempre… gli inverni camminano!” ed è per questo che per me l’inverno è unico: è come se il freddo dell’aria, il paesaggio sospeso, la neve, fossero elementi preparatori alla rinascita e dietro tutta questa lentezza è come se ci fosse una stagione psicologica, oltre che temporale, che prepara ad una esplosione primaverile palpitante!
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