La definitiva divisione dell’Impero. Egli non lasciava eredi, per cui nel 364 succedette la dinastia Valentiniana, i cui sovrani furono impegnati in lotte continue contro usurpatori all’interno e contro gli invasori barbari. Dei due fratelli, Valentiniano morì nel 375; Valente morì affrontando in disperata battaglia i Visigoti (378).
Teodosio I (378-395), generale di origine spagnola, succeduto in Oriente a Valente, battè i Visigoti e ne permise l’insediamento entro i confini dell’impero, nella Mesia, in qualità di federati, una specie di compromesso, in seguito largamente applicato, che concedeva loro il possesso della terra e assicurava il loro servizio militare a favore dell’Impero (382). In Occidente una sollevazione militare elevò all’Impero Magno Massimo, poi Flavio Eugenio e Arbogasto, che Teodosio sconfisse nella battaglia del Frigido (Vipacco) presso Aquileia, restando così per pochi mesi unico imperatore (394-395). Poco prima di morire compì la definitiva separazione dell’Oriente dall’Occidente, assegnando le province orientali ad Arcadio e le province occidentali a Onorio.
Il nome di Teodosio, grande guerriero e saggio amministratore, è strettamente legato anche alla piena affermazione della Chiesa cattolica e all’abolizione definitiva del paganesimo. Il suo editto del 380 proclamò sola religione dell’Impero ” quella che il divino apostolo Pietro aveva trasmesso ai Romanì “.
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