Memoria Tesei, Aegei filii, numquam ex memoria minuitur. Olim enim Atticam innumera monstra infestabant et piratae eam vexabant. Praeterea Athenarum incolae, iuxta imperium tyranni Cretae, quotannis septem pueros totidemque puellas in insulam praedam Minotauro mittere debebant. Theseus autem, Atticae regis filius, primum patriam a monstris liberavit tutamque a piratarum insidiis reddidit; deinde etiam Minotaurum necare statuit. Minotaurus monstrum saevus atque horrendum erat et vitam degebat in Labyrintho, aedificio implicatis maeandris. Theseo autem validum auxilium praebuit Ariadna, tyranni filia. Theseus igitur magna cum audacia in Labyrinthum intravit, monstrum petivit atque interfecit; postea, fili Ariadnae auxilio, per Labylinthi maeandros remeavit incolumisque cum pueris puellisque fuit.
Versione tradotta
Il ricordo di Teseo, figlio di Egeo, mai sarà sottratto alla memoria. Un tempo infatti innumerevoli mostri infestavano l'Attica e i pirati la vessavano. Inoltre, gli abitanti di Atene, dopo l'ordine del re di Creta, ogni anno dovevano mandare all'isola, come preda per il Minotauro, sette fanciulli e altrettante fanciulle. Teseo allora, figlio del re dell'Attica, per prima cosa liberò la patria dai mostri e la rese salva dalle insidie dei pirati; poi decise anche di uccidere il Minotauro. Il Minotauro era un mostro feroce e orrendo, e trascorreva la vita nel Labirinto, un edificio con meandri intricati. Arianna inoltre diede un valido aiuto a Teseo, figlia del tiranno. Teseo allora con grande audacia entrò nel Labirinto, cercò il mostro e lo uccise; in seguito, con l'aiuto del filo di Arianna, ritornò per i meandri del Labirinto e fu salvo con i fanciulli e le fanciulle.
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